Ettore e Marlis

A fine dicembre ricevo un'email che inizia così: i miei cocker sono stati tutti e 3 recuperati da situazioni abbastanza complesse, ma il lieto fine è che il destino ci ha fatto conoscere. Leggo tutto d'un fiato e decido di rispondere per saperne di più.

Ettore e Marlis

Con questa intervista parliamo di adozioni, di amore e di consapevolezza.
E' la storia di Carlotta e i suoi cani, di come ha affrontato svariate difficoltà e di come ha migliorato la sua vita e quella di Kila (che rimarrà sempre nel suo cuore), e poi di Ettore e Marlis.

Ciao Carlotta, innanzitutto grazie per avermi contattata. Raccontaci a modo tuo ciò che hai vissuto con le adozioni di Kila, Ettore e Marlis.

Ecco la storia di Kila, la mia prima Cocker.
La prima proprietaria, che le aveva dato il nome di Briciola, l'aveva comprata da una cucciolata casalinga, dove i cuccioli non erano ancora stato svezzati dalla madre.
Purtroppo in quel periodo andava ancora “di moda” far tagliare la coda, quindi la sua vecchia proprietaria decise così.
Il giorno dell'operazione tornò a prenderla in scooter; la cucciola era ancora sotto anestesia, e la sua vecchia proprietaria decise di porre la cagnolina dentro la sua borsetta, tenendola in mezzo alle gambe mentre guidava lo scooter.
Nel tragitto del ritorno verso casa, la cagnolina iniziò a svegliarsi dall’anestesia, muovendosi all’interno della borsa.
La ragazza prese paura fino a sbandare, per poi cadere mentre era ancora in corsa.
Fortunatamente non si fece molto male, nonostante fu portata via in ambulanza, mentre la cagnolina nell'impatto, sbalzò al di là del guardrail.
La fortuna, o il destino è stato che mio papà vise tutto l'incidente e si fermò a soccorrerle.
Chiamò immediatamente l'ambulanza per la ragazza e una volta arrivata, corse dal veterinario con questo fagottino di solo 1 mese e mezzo quasi in fin di vita.
La cagnolina fortunatamente, dopo attente cure e sorveglianza costante, si riprese. Ma nel mentre la ragazza non volle più saperne, accusando il cane dell’incidente.
Mio padre decise quindi di farsi intestare il cane, facendo il passaggio di proprietà e adottarla!
Kila è stata nella nostra famiglia per 16 anni, ma purtroppo da poco il suo cuoricino si è spento, lasciando tanti bellissimi ricordi, ma anche un vuoto immenso. Ci manca da morire.

E nel frattempo, arrivò anche Ettore.
Gettato, come fosse un rifiuto, all'interno di un cassonetto in provincia di Torino, insieme ad un’altra cucciola.
Delle volontarie vennero contattate da una signora, che segnalò la presenza dei cuccioli e la condizione in cui si trovavano.
Al recupero dei due poveri cagnolini, la situazione era critica. I cuccioli erano completamente ricoperti da parassiti.
Ettore tra i due era quello messo peggio, aveva un’intera zampa mangiata (carne viva fino all’osso) e le orecchie ricoperte di parassiti.
Furono soccorsi immediatamente e portati in una clinica veterinaria. Ettore non aveva nemmeno 2 mesi e fu subito messo sotto osservazione, con flebo su flebo per tenerlo in vita.
Dopo 2 mesi di terapie, finalmente si riprese.
Nel mentre, visto che anche io (nel mio piccolo) cerco di dare una mano per aiutare qualche amico a 4 zampe in difficoltà, avevo visto il suo post. Non so per quale motivo, lo evitai.
Finchè una mia cara amica, sapendo del mio amore per i cocker, mi girò il post di Ettore.
Pensai che allora fosse destino!
Compilai la domanda di adozione.. anche se nell'annuncio scrivevano che cercavano adozione in zona Torino. Non arrivò risposta per quasi 1 mese, ormai avevo perso le speranze. 
Finchè ricevetti quell’email tanto attesa, dove mi scrivevano "Ciao, ti avremmo scelta come mamma per Will.. saresti ancora interessata?" Non attesi 2 volte e il weekend stesso andai a prendermelo a Torino.
Non si sa cosa sia successo ad Ettore o da dove venga, ma sta di fatto che Ettore ha ancora il terrore dei cassonetti.
Fa parte della nostra famiglia da ormai 5 anni. È un puro vulcano di energia e amore, ci ha stravolto la vita portando movimento e allegria.. senza di lui non riuscirei più a stare.

Salotto Peloso con Ettore e Marlis

Ed ora la storia di Marlis, la più travagliata.
Ha subito 3 abbandoni, e con ciò intendo 3 famiglie diverse e purtroppo 2 canili diversi.
Ci è stato raccontato che Marlis fu regalata ad un signore anziano, come cagnolina da compagnia. Questo signore si ammalò gravemente e, ricoverato in ospedale, venne a mancare. 
Nel mentre, Marlis venne data ad un amico del signore, perchè i figli non la volevano, ma anche lui in breve la riportò in canile.
Dalla Puglia ricevette una richiesta di adozione in nord Italia, precisamente a Treviso; quindi tramite staffette varie, arrivò e fu presa in preaffido da quest’altro signore, che esattamente dopo 3 giorni la riportò in canile perchè Marlis era aggressiva e impegnativa.
Quindi fu messa in canile in provincia di Treviso.
Nel mentre i miei genitori, visto che io ero andata a vivere fuori casa portandomi Ettore a vivere con me, erano in cerca di un cane che facesse compagnia a Kila.. e a loro.
Videro così l'annuncio di Marlis e, tristi per la sua storia, decisero di andare ad adottarla.
Siamo andati a prenderla insieme, a settembre del 2019. 
Mi sembra ieri quando la vidi per la prima volta, nei suoi occhi si leggeva il terrore di tutto quello che aveva passato, ma la sua voglia di una nuova famiglia era forte... tanto che i miei si innamorarono subito!
Portata a casa, i primi giorni era buonissima. Perfetta al guinzaglio, educata, non sporcava in casa.
Una volta ambientatasi, iniziò a manifestare il suo problema comportamentale.
Iniziò ad avere dei forti attacchi di aggressività nei confronti delle persone, tanto da riuscire a mandare mio papà in pronto soccorso.
Dopo questo episodio, decisi di prenderla con me e lavorarci. Non è stato per niente semplice, anche ora non lo è, ma da quella che era a quella che pian piano sta diventando sempre più serena.
Marlis vive con me, il mio compagno ed Ettore da 1 anno e mezzo. Insieme quindi a una famiglia di matti, come lei, che per il bene degli animali farebbe qualsiasi cosa.

Carlotta, come ti sei avvicinata al mondo dei cani e nello specifico ai Cocker? 
Direi proprio dalla nascita, sono nata e cresciuta in mezzo a cani e animali. È una grande passione di famiglia, che mi è stata trasmessa da subito. Al mondo dei cocker mi sono avvicinata per caso. La prima cockerina, Kila, è arrivata nella nostra famiglia e per me è stato il destino a farci incontrare. Da quel momento ho iniziato a studiare la razza, ad avvicinarmi al loro mondo, la loro storia, provenienza ecc.. e ora non posso più farne a meno. È una razza molto particolare, sicuramente più di altre, che mi affascina e mi stimola ad approfondire le loro caratteristiche.

Ettore e Marlis

Com'è stata l'evoluzione da una vita con un cocker a..due Cocker?
Sono cresciuta in mezzo a pastori maremmani e pastori tedeschi. Poi quando avevo 16 anni arrivò Kila, la prima cockerina. 
La differenza c’è soprattutto se ci sono caratteri diversi, esigenze diverse, attenzioni diverse.. Sono come noi umani. Non è vero che da 1 a 2 cani non c'è differenza, anzi!

Qual è il tuo pensiero in merito alle tue esperienze con associazioni e canili? 
Tempo fa ero parte attiva di varie associazioni. Per un periodo ho collaborato anche con un associazione che si prendeva cura di cani salvati dalle perreras in Spagna. Sulla base della mia esperienza personale, devo dire che mi sono allontanata un po' da quel mondo. Agisco, ma nell'ombra, non mi espongo più come una volta. L'esperienza più forte è stata con l'adozione di Marlis. È stata un'adozione molto difficile e anche un pò irresponsabile a parer mio. Difatti Marlis era stata già riportata indietro 3 volte. Marlis non è un cane per famiglie, specialmente per famiglie con bambini; non è un cane da fare adottare a cuore leggero, bisognava trovarle da subito una famiglia pronta a questa sfida e con le giuste capacità per gestire un cane come lei. Io ho imparato molto da questa adozione. Ma non nego di avere un pò di amaro in bocca per come è stata gestita.                                            
Con Ettore invece è stata tutta un’altra storia, devo dire che ho trovato persone molto responsabili che valutano bene il cane insieme alla persona, prima di darlo in adozione.

Cosa consiglieresti di fare a chi è interessato ad un'adozione consapevole e ponderata? 
Il mio consiglio più grande è di pensare e riflettere. Non abbiate fretta di adottare. Bisogna essere consapevoli di cosa si sta facendo. Stiamo parlando di vite, molte di queste con storie atroci alle spalle, quindi bisogna davvero essere bene consapevoli di cosa "si vorrebbe" e a cosa si sta andando incontro. Fondamentale, secondo me, è conoscere il cane prima. Prima di adottare bisogna instaurare un feeling, conoscere il carattere e le esigenze di quell'anima che si sta per portare a casa e rendere membro della famiglia. Adottare non è facile, soprattutto adottare cani con già una certa età e quindi già un carattere ben formato. I cuccioli sono sempre più gestibili e facili da adottare, perché è più semplice allevarli a proprio modo. Un cane già da 1 anno d'età in su, inizia ad essere più una sfida. Soprattutto se ha subito maltrattamenti o abbandoni. Consiglio sempre un percorso più lento nelle adozioni.  Non abbiate fretta!. Questo non è per intimorire, ma per spingere alle adozioni consapevoli e sul non comprare animali. È pieno di animali in cerca di casa, tutti hanno un cuore e amore da dare. Gli animali non sono oggetti e il loro amore non ha un costo. A loro non importa quanti soldi avete in tasca, a loro non importa sapere si avere il pedigree.. a loro basta il vostro amore ! Quindi adottate, perché non c'è cosa più bella dell’adozione.

Quanto e come si è seguiti dal canile / associazione nelle prime settimane secondo la tua esperienza?
Ho avuto 3 esperienze differenti. La prima, con Kila, è arrivata per caso dopo l'incidente in motorino. Doveva stare in stallo da noi finché la padrona non si rimetteva, ma alla fine è diventata membro della mia famiglia.
Ettore invece l'ho adottato da queste volontarie di Torino, con cui mi sono trovata benissimo. Siamo rimaste in contatto per tutto il mese di pre affido. Ci sentivamo tutti i giorni e abbiamo mantenuto un bellissimo rapporto. 
Il caso di Marlis è stato un pò un disastro. Ci è stata affidata inconsapevolmente, senza essere informati del suo passato e dei problemi comportamentali. La volontaria che ha gestito l'adozione aveva visto Marlis un giorno solo, per 1 oretta... Quindi di lei non sapeva nulla. Quando le ho provato a riferire i primi problemi comportamentali.. non mi credeva. Quando non abbiamo più voluto proseguire il percorso che ci stava "imponendo" senza una vera logica e senza ammettere quali potevano essere i danni procurati a Marlis, si è arrabbiata moltissimo e abbiamo chiuso molto male i rapporti. Mi sono fatta intestare il cane e non l'ho più sentita. Esperienza da non ripetere, umanamente parlando.

rescued cocker

Quali sono le difficoltà che hai incontrato all'inizio e come le stai risolvendo / le hai risolte?
Con Kila e Ettore non ho avuto problemi, anzi... Con Marlis sono state tante, molte ancora da risolvere, ma il segreto migliore è pazienza, costanza, amore e fiducia. Il cane ha bisogno di potersi fidare e avere una tranquillità mentale per poter affrontare le proprie paure.
Inoltre credo fermamente che il migliore educatore sia il proprio istinto. Ogni animale è a se.. e ogni animale ha carattere ed esigenze diverse. Non esiste una regola fissa. Bisogna conoscerli, rispettarli e farsi rispettare. Tutto sta nella fiducia reciproca. Se il cane si fida di te e tu ti fidi di lui, allora il gioco è semplice. Lui imparerà a rispettarti e ad ascoltarti e tutto verrà da sé.

Raccontaci almeno uno dei primi ricordi su di loro :) 
Il primo ricordo che ho di Ettore è stato il giorno in cui l'ho preso. Sono andata fino a Torino e prima di ripartire per Padova mi sono fermata a mangiare un toast in un bar. Ettore stava seduto vicino a me e cercava di fregarmi da sotto la fetta di prosciutto del toast e ogni volta che il cameriere si avvicinava, ringhiava per proteggere la fetta di prosciutto. Marlis invece, avendo sempre mangiato in canile, la prima volta che le ho fatto il riso con le verdure, non capiva cosa fossero, allora prima di mangiare ha tolto una ad una tutte le carote dal riso e le ha messe sul tappeto.

Ettore e Marlis | ZampettaFelice.it

Qual è la tua giornata tipo stando con loro (passeggiata, gioco, altro)? 
La mattina quando mi alzo è subito pappa. Ettore se non mangia diventa una sirena. Quindi pappa e poi bisogni in giardino, se ho tempo anche passeggiata prima del lavoro. A pranzo torno sempre e camminiamo 20/30 minuti, a meno che non ci sia il mio compagno a casa ( e con lui a sono sempre a “zonzo”). La sera ultima passeggiata, ovviamente d'estate le faccio belle lunghe, anche di 2 orette, mentre d'inverno più brevi. Nonostante abbiamo il giardino, non voglio che vivano solo quello, a noi piace camminare, esplorare e cambiare zone e posti. Poi loro devono avere stimoli e sentire odori e profumi diversi.. il giardino è comodo ma non è la loro routine. I weekend siamo spesso via invece, tanta montagna, ma anche tanto mare ( andiamo spesso anche via in barca con loro ). Sono cani di mondo: ovunque andiamo, sono con noi!

Quali sono i super poteri di Ettore e Marlis, e ciò che più ti ha fatto stare meglio in questo 2020? 
Il loro affetto. Mi basta vederli per stare bene. Questo 2020 nonostante sia stato molto duro, ci ha legati ancora di più.. tanto da aver comprato una casa nuova ( studiata e cercata appositamente anche per loro e le loro esigenze). Sono la mia vita!

Ettore e Marlis | ZampettaFelice.it

Ora più che mai, il concetto di casa è importante e 'vitale'. Quali sono i vostri buoni propositi per il nuovo anno? 
I nostri buoni propositi sono quelli di migliorarci sempre. Di sognare in grande e di aiutare chi ha più bisogno di noi. Nel nostro piccolo cerchiamo sempre di dare una mano. Con il mio blog vorrei tanto poter spingere e sensibilizzare le persone sul tema adozioni e ambiente. Siamo dei grandi amanti della natura in tutte le sue forme e cerchiamo sempre di informare e sponsorizzare il bene per la nostra terra, gli animali e tutto ciò in cui viviamo.